Di recente ho avuto modo di tastare quanto i cambiamenti apportati da Mr. Facebook siano assai infami.
Il nuovo sistema algoritmico limita, molto più di prima, la visibilità dei post delle pagine fan ( e aziendali) anche ai propri contatti perché vuole spingere gli utenti a cacciare più dindini per le inserzioni. Nulla di nuovo in realtà, solo più restrizioni. In questo modo ho scoperto che molti dei miei contatti ( chiamarli fan è un po' troppo, estimatori già va un po' meglio) non sapeva nulla o quasi di ciò che sto combinando: tipo che ho pubblicato un libricino con una piccola ma seria e ambiziosa casa editrice (La Bottega delle Parole), dal titolo "Mangiando il fegato di Bukowski a Posillipo" ( che a breve andrà in ristampa per la seconda volta) Eppure, credetemi, a parte andare ad urlarlo per strada, nudo come mamma mi ha fatto, ho davvero usato tutto a mia disposizione, dai social alla comunicazione con la stampa, oltre, ovviamente, a recensioni, presentazioni, interviste eccetera eccetera. Quindi, visto che questo blog, prima che iniziassi a trascurarlo (per mera mancanza di tempo) era piuttosto seguito e, ancora oggi, noto con piacere che, nonostante la mia latitanza, ogni settimana, il sito registra centinaia di visite, ho deciso di tornare a dargli le attenzioni che merita, con l'intenzione di spolverarlo con più frequenza ed usarlo per mettere un ponte tra me e chi vorrà attraversarlo. E soprattutto di usarlo per gridare ai quattro venti della rete (rigorosamente vestito ché la pornografia la lascio solo a qualche pagina ancora a riposo tre le lenzuola quando tengo genio di zozzerie) che è in corso la produzione dei nuovi brani per quello che sarà, con ogni probabilità, il mio secondo lavoro discografico. Grazie a Raffaele Cardone, ai suoi consigli e alla fiducia che continua a riporre nelle mie parole, infatti, sono tornato nella tana di illimitarte per dare voce e vita ai nuovi brani. Per ora abbiamo realizzato i provini dei brani, ovvero la semplice registrazione, sul metronomo, chitarra e voce, del brano così com'è, al natural. Su questo scheletro il Cardone dipingerà idee, note e bellezze. Ovviamente sarà uno di quei periodi uterini, un lunghissimo pre-mestruo in cui tutto è dubbio, tutto è timore, tutto è una mega ansia. Come una casa senza finestre che piano piano ti abbraccia con le sue pareti troppo calde e troppo premurose. E, se volete, di questo periodo, vi racconterò tutto, ma proprio tutto tutto. Senza bugie. Se volete, eh. Tanto, se tutto (vi) va bene, sui social non vedrete niente e, semmai, sarà solo colpa vostra che siete passati qui per caso, magari ingannati da qualche tag furbescamente inserito qua e là per farvi credere che qui si parli di Belen, L'Isola dei Famosi o delle emorroidi di Gianluigi Buffon. Ad ogni modo, anche se non vorrete, aggiornerò il diario, immaginandomi dieci, venti, cento, mille lettori disposti a leggere la storia di un giovane che, a ridosso dei suoi primi trentanni ( si è ancora giovani a trentanni? Al di là di ogni retorica del si "è sempre giovani quando...", quando finisce la gioventù e inizia la maturità acquisita? Ovviamente mai, sto giusto prendendo tempo per chiudere la frase con qualcosa ad effetto) si ritrova ad iniziare l'ennesimo progetto musicale. Nulla di nuovo? Avete ragione: è l'ennesima riscrittura di un canovaccio a cui, dare una semplice spolverata, potrebbe non servire per ridargli vitalità. E però non posso promettervi che, al contrario, sarò capace di incredibili ed inaudite resurrezioni. Vi ho detto però che sarò sincero e spero che questo vi basti. Almeno per ora. Al prossimo aggiornamento. Sperando di trovare la frase ad effetto.
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March 2019
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