Nel Giovane Holden, J.D. Salinger, scrive: "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira". Chi mi segue da un po' di tempo a questa parte, sa bene che mi affeziono tantissimo agli autori che leggo. Roba che diventano proprio i miei migliori amici. Ma non succede con tutti, eh: dipende da quanto valgono. È come con le persone: mi affeziono tanto facilmente, che potrebbero tranquillamente diventare i miei migliori amici. Ma non succede con tutti, eh: dipende da quanto valgono. Ad ogni modo, il più delle volte, siccome gli autori non li posso telefonare, per capire un po' di cose, approfondisco le letture, accatastandone una marea, una sopra l'altra, ché ad un certo punto mi sento accerchiato e mi sale la claustrofobia; così, giusto per cercare di dare un'oggettività - se c'è - a quello che sto leggendo Come quando ti innamori di una donna e vorresti imparare tutto di lei: cosa fa, cosa studia, chi frequenta, da che parrucchiere va, quanti nei si nascondono sotto ai suoi vestiti: una conoscenza anatomica. Poi ci sono i folli "fallen in love" dell'innamorato, cioè la pazzia più accecante. Avete presente quelle situazioni palesemente pietose, in cui siete convinti che il vostro pazzo amore sia corrisposto e, ogni occhiata, ogni strabico sorriso, credete siano rivolti a voi? (Non sia mai si permetta di offrirvi una gomma: potreste interpretarla, non dico come una proposta di matrimonio, ma che voglia abusare sessualmente di voi, sì, è probabile possiate pensarlo). Ecco: l'illusione interpretativa. Cogli cose che l'autore nemmeno ha mai pensato. Interpreti i fatti e le storie a modo tuo. L'opera, anche senza un buon motivo, anche se non corrisposto, diventa tua per sempre. E quindi, ecco le 10 cose che mi ha insegnato il caro Guglielmo Scuotiscena, o che almeno credo abbia voluto insegnarmi:
Piccolo inciso che potrà non azzeccarci nulla, ma se ci pensi, nulla proprio non è: l'arte non è come la moda che crea la passione del nuovo e l'odio-noia per il già visto e sentito. L'arte è eterna ed infinita. Tanto infinita che il nuovo, se non lo capiamo, è un problema nostro, non dell'arte. Così come non lo si deve per forza mettere in contrasto col vecchio. Ma la domanda è: cos'è arte? Pensateci. #Ciaone
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March 2019
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