Le cose belle devono essere raccontate, devono passare di bocca in bocca.
Mettetevela bene in testa, questa cosa, che è importante. Ce lo insegna la storia. Praticamente, le più belle favole ci sono state tramandate con il passa parola. Cioè, vi rendete conto che, senza l'entusiasmo del raccontare, la curiosità dell'ascoltare, l'ardore nell'emulare, non avremmo avuto l'Iliade, l'Odissea, il Decamerone, Lo cunto de li cunti, Le mille e una notte, per esempio? C'è sempre da imparare dalla storia. Chi lo dice questo? Ce lo dice la storia. Ebbene, questa mattina io ho finalmente conosciuto lo spettacolo di Maurizio Capuano, Animae in San Lorenzo, che si tiene tra il chiostro e la Napoli sotterrata del complesso monumentale della Basilica di San Lorenzo Maggiore. Maria Rosaria Piscitelli, amica e giornalista, mi aveva praticamente stolcherato, parlandomi di questo spettacolo, mattina, pomeriggio, sera, notte, sempre. - E' bellissimo, devi andarci. Anche lei, come me, quando conosce qualcosa che la entusiasma deve categoricamente presentarla a tutti. E bene fa. Ve l'ho detto, ve lo dico da sempre. Si può raccontare. Si deve raccontare. E d'altronde, Maurizio Capuano è un artista bravissimo, oltre che un amico con cui ho avuto il piacere di dividere il palco e la scena qualche volta in questa vita. Quindi, fesso io che ancora non c'ero stato. Innanzitutto, va spiegato cos'è Animae in San Lorenzo: una meravigliosa visita guidata sui generis alla scoperta di Napoli sotterrata. [Che cos'è Napoli Sotterrata: in termini magici, un luogo fantastico, dove i secoli si sono uniti, fusi, staccati, riuniti, accavallati gli uni sopra gli altri per darci la possibilità di arrecreare letteralmente le meningi e l'anima; in termini concreti, a circa dieci metri sotto la Basilica di San Lorenzo Maggiore, è possibile ritornare indietro nel tempo, ai tempi del Foro di Neapolis, dove tra, Cardini e Decumani, era fiorente uno dei centri mercantili più intensi dell'antichità.] I ragazzi di Naviganti InVersi, compagnia teatrale e associazione culturale, hanno messo su un vero e proprio spettacolo teatrale, ridando vita alle anime di importanti personaggi storici del passato: Masaniello, Cosimo Fanzago, Boccaccio, Fiammetta, Gianbattista della Porta, Nerone, Poppea, Fedro, Augusto e Giovenale varcano i confini spazio temporali dell'esistenza, della morte e tornano a giocare con i vivi, tra satira e parodie, per condurci - scherzando ridendo riflettendo - verso una rilassante riscoperta non solo del sottosuolo napoletano, ma soprattutto della bellezza dimenticata. E così la metafora, il parallelismo, è dietro l'angolo. Percorso fisico, spirituale, mentale. E così - ad esempio -, in un vecchio mercato del pesce di una Napoli tra il I secolo a.C e il V d. C, puoi incontrare Giovenale, Fedro, l'imperatore Augusto e Nerone mentre discutono di storia, di letteratura, di omosessualità, di immigrazione, o di come "hanno scopiazzato", ad perpetua rei memoriam, le favole ad Esopo. Temi di tempi passati, temi dei tempi nostri. Cambiano le strutture, Cardini e Decumani puoi chiamarli Via dei Tribunali e San Gregorio Armeno, cambiano le abitudini, ma i problemi dell'uomo restano quasi sempre gli stessi. "Viva il Re di Spagna, abbasso il mal governo. Il Re di Spagna non c'è più, ma a quanto pare, il mal governo gode ancora di ottima salute", recita Masaniello. E basta, dovete andarci, esserci, sentirlo. Non posso sempre anticiparvi tutto io. Fate come ho fatto io, dopo che Maria Rosaria mi ha letteralmente positivamente tempestato di "Ehi, devi andare a vedere Animae in San Lorenzo". Ascoltate, vedete, raccontate. Perché, a parte tutta la retorica che si possa fare, l'arte-conoscenza davvero trionfa sempre. Su tutto.È passato, presente e futuro. "L'arte rende liberi, non la violenza", come dice Maurizio Capuano, avatar dello spirito di Cosimo Fanzago. E non è un caso se, Capuano & Friends abbiano mandato in tilt le recensioni su TripAdvisor e abbiano attirato, soprattutto nelle ultime settimane, migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Uno spettacolo unico che, come dicevo nel titolo, ti mette un po' in pace con la tua terra, che troppo spesso fa di tutto per farsi odiare ma che - è giusto ricordarselo - è fatta anche e soprattutto di questo: di storia sì, ma anche di giovani, di presente, di capuzzelle belle, libere, appassionate, ai quali, non solo faccio l'ennesimo applauso, ma porgo i miei più sinceri ringraziamenti perché mi sono divertito, ma soprattutto emozionato. P.s. Per visitare il sito e vedere lo spettacolo il costo di ingresso è di soli 10 €. L'unica pecca è questa: che su 10 € solo 1€ va alla compagnia che, per la bellezza, la cura nei dettagli, la dedizione, la bravura eccetera eccetera meriterebbe un tantinello in più. P.s. 2 Gli attori e i personaggi: Romina Stranzullo ( sostituta di Ursula Muscetta): Fiammetta e Poppea; Gianni Galepro: Giambattista della Porta e Augusto; Emanuele Iovino: Masaniello e Fedro; Aurelio De Matteis: Boccaccio e Giovenale. Animae in San Lorenzo Posted by Naviganti InVersi on Giovedì 17 dicembre 2015
0 Comments
Leave a Reply. |
RaccomandazioniQui leggerai racconti, idee, sfoghi, calembour, pasticci, riflessioni, soliloqui, turpiloqui e recensioni. Clicca per la Pagina
Archivio
March 2019
|