In pratica, c'è questa coppia bellissima, innamorata e affiatata da fare schifo, che, a Las Vegas, cerca di sbarcare il lunario alla roulette. Ovviamente, come nei migliori romanzi di Verga, se provi ad alzare la testa, a sbattere i piedi e a far capire che pure tu vorresti lo yacht a mare, la casa a Sperlonga, la macchina quanto meno lavata all'autolavaggio, il cane col pedigree, inevitabilmente perdi i soldi, la faccia, la dignità, la casa del nespolo e pure tutti i lupini. Questo se lavori come un mulo, ti gestisci la vita in mezzo a 3.000 lavoretti mal pagati, investi su te stesso, nel mattone, nei bond argentini, figurati se cerchi un po' di ciorta nel gioco d'azzardo. Ad ogni modo, per farla breve, la coppia, interpretata da Demi Moore e Woody Harrelson, si ritrova letteralmente col culo per terra. Ad un certo punto, però, arriva il Dolce&Gabbana di turno, John Cage, l'imprenditore ultra miliardario, quello con lo yacht a mare, la casa a Sperlonga, a Courmayeur, a Casapesenna e pure in Canadà, il cane col pedigree, i fiori di lillà, la casa col nespolo, la dignità, i lupini, la 'mpepata di cozze, ma soprattutto con la macchina lavata. Il tipo di persona che quello che vuole quello ottiene: mette mano al portafoglio, strofina la carta magica ché, a confronto, Aladin con la sua lampada è un pezzente, e il Genio il pakistano che, al semaforo, per tre euro, ti lava il parabrezza, ti dà un pacchetto di fazzoletti del Napoli e ti sorride pure. La tracotanza del danaro. Quando uno c'ha i soldi ed inizia a frequentare i posti belli, d'altronde, poi ad un certo momento affina il palato, si diventa pretenziosi, e va a finire che ci si innamora di Demi Moore, un femminone esagerato oggi, figuriamoci nel '93, quando fu girato il film. Così, all'imprenditore, mentre sta vantandosi della casa che tiene a Sperlonga e del cane col pedigree che si mangia i croccantini gusto Sushi, guardando a mo' di malato pervertito in mezzo alle zizze di Demi Moore, comincia a venire un certo languorino, al punto da porre alla coppia la famosa proposta indecente: 1 milione di dollari per poter passare una notte a letto con Demi Moore, chiudere la città con la ZetaTiElle e affittarsi il Maschio Angioino. I due inizialmente rifiutano, poi ci ripensano. Alla fine è solo una notte. Alla fine ci dà i soldi. Alla fine cosa perdiamo? Poi lui mica è brutto. Tu mica sei così santarella, chissà quante volte m'hai messo le corna per senza niente, a gratìs. Poi corna in più corna in meno. E poi avremo tanti di quei soldi che ci ricompreremo la casa del nespolo, la 126 del nonno, indosseremo scarpe Prada, ché Dolce&Gabbana non mi piacciono, restaureremo il centro storico, compreremo nuovi autobus e faremo ripartire le corse estive, creeremo nuovi posti di lavoro, il Napoli vincerà lo scudetto, Alessandro Siani è il nuovo Massimo Troisi e a me mi assumeranno a tempo indeterminato. P.s. Arrendiamoci all'evidenza: siamo paese di conquista. Sono passati i Francesi, gli Austriaci, i Savoia, gli Americani, che cosa fa se ci teniamo per qualche giorno pure i Dolce&Gabbana? P.s. 2 La cosa drammatica è che l'argomento per molti è che Dolce & Gabbana, due imprenditori kitsch che verranno dimenticati, spero nel giro di qualche decennio, spacciati per artisti ( di che?), dovrebbero fare pubblicità a Napoli, NAPOLI, e non il contrario. A carn a sott e 'e maccarun a copp.
0 Comments
Leave a Reply. |
RaccomandazioniQui leggerai racconti, idee, sfoghi, calembour, pasticci, riflessioni, soliloqui, turpiloqui e recensioni. Clicca per la Pagina
Archivio
March 2019
|