Ninna nanna ninna oh, piccolina mia, che sei dolce e sei piccina, indifesa che basterebbe un dito per ferirti, soffocarti, ammazzarti, toglierti dalla faccia questo bel sorrisino che hai, lo sai che ti voglio bene, che ti adoro e sei la vita mia? Ecco, e allora non averne a male se ti dico certe cose: è per il tuo bene, per il tuo futuro, voglio tu non abbia preoccupazioni e delusioni. Lo dico per te, eh, sia chiaro piccolina mia, a me e al tuo papà non entra nulla, non abbiamo altro profitto se non la tua felicità. Non è mica perché rifletto su di te le mie frustrazioni, i miei fallimenti, le mie angoscie*. No, assolutamente: è solo per il tuo bene. Ninna nanna ninna oh, piccolina mia, che sei dolce e sei piccina, di ostacoli ne avrai tanti, e quanti più ne supererai, più ce ne saranno di nuovi, quindi, converrai con me che è meglio accontentarsi di quel che si ha, senza andare oltre, senza desiderare altro. A che serve addentrarsi nei boschi se il rischio è di non uscirne più? A che serve lottare per qualcosa, quando tutto ciò che hai è a una mollica di pane davanti ai tuoi occhi, piccina mia, che sei dolce e sei carina. Ninna nanna ninna oh, no no no, non fare così, fa la buona piccolina, no non piangere così, non è il momento giusto, non è ora che vale la pena. Ora hai solo da sorridere, hai un tetto e da mangiare, cos'è che vuoi di più? Verrà il tempo, e non è molto lontano, in cui hai voglia delle lacrime che verserai, hai voglia di tutte quelle volte in cui verrai a a dirmi che mamma tua aveva ragione. Potrai centellinarle, le lacrime, già, ad una ad una, e saranno tante e tanto grosse, che per contenerle non basterebbe il recipiente più grande che la tua fantasia possa immaginare, bambina mia. Piangerai, potrai farlo, ma mi raccomando in silenzio, mia dolce cerasella. Piangi perché t'hanno rubato il palloncino? piangi perché t'hanno dato un pugno sul tuo visino bello? Piangi perché si son presi la merendina? Shhh, non lo dire alla maestra, che ti metti solo in altri guai, torna a casa, vieni da me che basta un mio abbraccio e passa tutto. Hai capito, figlia mia? Dormi, bimba mia, ninna nanna ninna oh, dormi bene, resta al caldo, non muoverti che sudi, poi ti ammali, fai il visino brutto e chi ti prende per marito? A te conviene adesso che stai a sentire il segreto che ti salverà, il tocco magico, la fatagione: nella vita devi dare poco, il giusto garantito per trovar marito, fatti amare, fatti accontentare e così, se ti va bene, troverai le tue ambizioni nella tua lavastoviglie. Fa la ninna, fa la buona, tesoro della tua mamma, sorridi più che puoi, non fa niente se papà non ti comprerà ciò che vuoi e il desiderio ti roderà l'anima, la carne, l'equilibrio. E se saremo poi costretti a toglierti da scuola, allontanarti dai tuoi amici, non prendertela con noi. Non è mica colpa nostra se è troppo cara e non potremo più permettercela. Studiare poi non serve a niente, peggiora solo tutto quanto, ti apre solo ad orizzonti occupati già da altri e in cui tu comunque non potrai mai arrivare. E comunque non rammaricartene, tanto, non solo la scuola è inutile al giorno d'oggi, ma pure gli amici, lo scoprirai, sono buoni solo quando puoi scansarteli. I buoni della storia siamo solo noi, la tua mamma e il tuo papà, che ti vogliono tanto bene e non riflettono, su di te, le loro frustrazioni, i loro fallimenti, le loro angoscie**. Fuori il mondo è cattivo, è fatto di tanti omaccioni neri, brutti, bugiardi e violenti. Per questo, bimba mia, ninna nanna ninna oh, che sei dolce e piccolina, non chiedermi dei libri, di ascoltare, di cantare, di raccontare fiabe. Tanto, che te ne fai di storie, favole e verità se l'unica che devi stare a sentire è quella di mamma tua? Tanto fuori c'è la crisi e quindi è giusto che tu metta in cantina i tuoi sogni. Tanto fuori c'è il governo e decide lui per te, quindi dormi, bimba mia, ninna nanna ninna oh, fa la brava, e vola in alto, tuttavia, bada bene, solo nei tuoi sogni; vola in alto, vola forte, ma solo mentre tieni chiusi gli occhi, e quando li riapri lascia stare gli aeroplani, non parlarmi di aquiloni o che vuoi studiare chissà quante e quali altre lingue. Ogni cosa, anche l'essenziale, sarà a te preclusa, se vai oltre l'essenziale. E poi a che serve tutto ciò, se poi il massimo che puoi permetterti ed avere è il tuo quartiere, coi suoi limiti, i suoi ostacoli, i suoi omaccioni neri, brutti, bugiardi e violenti? Fuori c'è la terra fradicia, troppo pesante per solcarla. Fuori c'è la pioggia, la tempesta, imprevista e imprevedibile. Fuori c'è da farsi troppo male, e a tipi come noi non conviene. Siamo troppo sognatori e anche se non ce lo diciamo, sappiamo bene fin dove vogliamo arrivare. Sappiamo bene quante volte ci arrampichiamo, quante volte cadiamo e ci rialziamo, ma non sappiamo mai, o forse lo scordiamo, quanto fa male farsi male. Per questo te lo dico, per questo stai a sentire. Oh bimba mia, ninna nanna ninna oh, che sei dolce e sei piccina, coi tuoi occhioni grandi e sorridenti, lo so bene che non mi ascolti, fai finta che mi senti, e che quindi non dai peso a questo sfogo e hai pietà di me. Lo so che tu sei proprio tale quale alla tua mamma, e che anzi, proprio perché sei tale e quale a me, farai a modo tuo, andrai per conto tuo e costruirai da sola le tue frustrazioni, i tuoi fallimenti, e tue angosce***, e chissà, forse la tua felicità. * chissà perché gli idioti mettono la "i" ad libitum e ad capocchiam. ** chissà perché gli idioti commettono gli stessi errori ad libiditum e ad capocchiam. *** che volete che vi scria? Sì, senza "i", perché gli idioti sono pure brave persone che, prima o poi, capiscono dov'è l'errore. da un'idea nata parlando con l'amico e cantautore Alfredo Colella, col quale è in atto una - spero - bella collaborazione.
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